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Gli italiani hanno realizzato che il mondo al quale erano abituati e che credevano immutabile non esiste più? Si sono resi conto che la globalizzazione e l'ingresso nell'Eurozona hanno generato cambiamenti irreversibili? Probabilmente no. La principale difficoltà nel fronteggiare la crisi sembra proprio risiedere nella nostra incapacità di prendere coscienza di queste epocali trasformazioni. Ci siamo a lungo illusi di poter accrescere illimitatamente il nostro benessere ricorrendo all'indebitamento, e abbiamo trascurato l'ammodernamento della struttura produttiva. Ora che la realtà ci ha chiesto di saldare il conto, ci ritroviamo incapaci di reggere il confronto con altri Paesi, proprio mentre l'appartenenza all'Eurozona ci sottrae importanti strumenti di politica economica. Che fare? Le politiche sinora intraprese dai vari Governi e dalle autorità europee si sono rivelate sterili e inefficaci, mentre le alternative - default e uscita dall'Eurozona compresi - implicherebbero costi sociali ed economici elevatissimi.